GENERE: documentario

ANNO RIPRESE: 2006

PAESE: Paraguay

DURATA: 54’

Chaco. Quella che un tempo era una delle aree più incontaminate e selvagge del Paraguay e territorio degli Ayoreo, un popolo di guerrieri che ha resistito per ben tre secoli all’incessante invasione dei bianchi, si è trasformata in un insieme di campi per pascolare il bestiame, recintati con palizzate e filo spinato.

E così il Monte, come questo popolo chiama la selva, si è ridotto a qualche ettaro di terra e gli Ayoreo possiedono solo il 3% di quella che fino agli anni ‘30 era la loro casa. Invasi dai Mennoniti, gruppo tedesco di scuola protestante, e dalla setta fanatica americana New Tribes, gli Ayoreo sono ormai un popolo guerriero che si è arreso al mondo dei bianchi.

Privato della propria cultura spirituale, additata dai missionari come opera del demonio, questo popolo si barcamena alla ricerca di un passaggio tra vita della foresta e mondo nuovo, cercando di mandare i propri figli a scuola, di insegnare loro un mestiere, di imporsi come gruppo politico.

Ma non è facile. Poveri e discriminati, gli Ayoreo sono ancora molto lontani da un’integrazione con la società tecnologizzata che corre veloce e non li aspetta. Ma qualcuno, in tutto questo, ha deciso di aiutarli. Il Gat, un’organizzazione non governativa gestita da professionisti, ha comprato loro alcune terre e sta cercando di tutelare il più possibile la cultura della foresta di questo popolo.

Il risultato sono i villaggi di Chaidi e Archoyandi, dove gli Ayoreo riescono a integrare in parte la vita tradizionale con quella più moderna. E’ qui che due anni fa, nel 2004, arrivò un gruppo di famiglie che fino ad allora avevano vissuto nel Monte senza alcun contatto col mondo civilizzato.

Erano stanchi e spaventati. Nella notte un bulldozer non vedendoli, li aveva quasi schiacciati. Disperati erano andati a chiedere aiuto ai loro parenti che vivevano a Chaidi. Negli ultimi tempi erano dovuti più volte scappare dai bulldozer, e, non trovando più animali stavano quasi morendo di fame.

Oggi la situazione di questo popolo è piena di incognite: è chiaro che riappropriarsi in parte delle loro terre ancestrali li salverebbe dall’annientamento, ma per farlo ci vogliono molti soldi, e il Gat da solo non ce la può fare.

Intanto ogni giorno gli Ayoreo partecipano attivamente ad una massiccia e sistematica distruzione del loro habitat lavorando alla produzione di carbone realizzato col legno del Monte, una paradossale idea Mennonita per aiutare economicamente questo popolo.

Il risultato? Altra deforestazione e guadagno irrisorio. Gli Ayoreo sono consapevoli di questo, ma che possono fare?

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